Respinto l'assalto fascista all'occupazione abitativa di Casal Bertone
La notte tra l'11 e il 12 luglio è avvenuta l'ennesima aggressione
fascista a Roma, nel quartiere di Casal Bertone.
Un gruppo proveniente dal Circolo Futurista, sede del gruppo ultras Padroni
di Casa, appartenenti a Fiamma Tricolore, al termine dell'attacchinaggio di
manifesti, ha tentato di assaltare l'occupazione abitativa di Via De
Dominicis, dove vivono da anni decine di famiglie dei movimenti di lotta
per la casa. La prontezza degli occupanti e la risposta degli abitanti del
quartiere ha respinto l'attacco e messo in fuga la squadraccia, che si è
dileguata sotto gli occhi indifferenti delle forze dell'ordine,
sopraggiunte nel frattempo.
L'attacco è stato premeditato e vigliacco. Armato di mazze, catene,
coltelli il gruppo, guidato da Gianluca Iannone, dirigente di Fiamma
Tricolore, non ha avuto remore a colpire donne e uomini, ferendo gravemente
6 persone, di cui una accoltellata all'inguine.
In pochi minuti centinaia di persone sono scese in strada per difendere
l'occupazione e reagire all'aggressione, praticando il legittimo diritto di
resistenza.
L'aggressione è avvenuta nel quartiere di Casal Bertone, dove da mesi i
cittadini, le associazioni, i movimenti sociali denunciano e contrastano
l'apertura del sedicente circolo Futurista, in via degli Orti di Malabarba
15, covo fascista sito all'interno di un palazzo di proprietà dell'Inps,
che inneggia all'odio e al razzismo, attraverso, scritte, manifesti e
intimidazioni. Nei mesi è cresciuta la protesta del quartiere, abitato da
molti studenti fuori sede e con una lunga tradizione di lotte sociali, di
associazionismo, e di iniziative culturali.
Questa è la campagna per il mutuo sociale di Fiamma Tricolore: da una
parte inneggiano alla “casa agli italiani” e “più case meno
calabresi”, dall'altra provano a colpire chi nei fatti conquista il
diritto alla casa per tutti.
Tutto ciò avviene a due settimane esatte dall'assalto squadrista a Villa
Ada e dopo centinaia di aggressioni avvenute negli ultimi due anni nei
confronti di chi lotta per i diritti sociali e di cittadinanza, chi libera
spazi di socialità e cultura, o chi semplicemente frequenta concerti e
iniziative culturali.
Come hanno denunciato con forza le migliaia di persone scese in piazza
sabato scorso nel quartiere Trieste-Salario non è più possibile accettare
la presenza e la diffusione di ideologie e pratiche fasciste, coperte dalla
destra istituzionale e favorite dalla colpevole “equidistanza” del
sindaco Veltroni, del governo e delle amministrazioni locali, che hanno
concesso sedi e agibilità politica, tollerando e lasciando impunite nella
“democratica” città di Roma le scorribande dell'estrema destra.
Le antifasciste e gli antifascisti di Roma
ore 12.0o conferenza stampa
presso l'occupazione di via Domenico De Dominicis 6
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