Collegamento col Tekfestival (cinema Labirinto, 5-10 Maggio).
Uscite della settimana:
Le crociate - Dietro l' angolo - Hipnos - Hollywood flies - Luci nella notte - Miss F.B.I. - Nessun messaggio in segreteria - Old boy - Stage beauty - Station agent - Tartarughe sul dorso - Tu devi essere il lupo.
Suggerimenti sui film in sala:
La caduta - Hotel Rwanda - Non desiderare la donna d' altri - Robots - Super size me.
In TV:
Giovedì 5: The astronaut's wife - Un tranquillo weekend di paura.
Venerdì 6: L' ultimo dei mohicani (M.Mann) - Sesso & potere - Apri gli occhi.
Sabato 7: Small soldiers - Riccardo III (R.Loncraine) - Blow up - Le onde del destino.
Domenica 8: Nick mano fredda - Man on the moon - L' udienza - Quarto potere - Dogville - Shine.
Martedì 10: Training day.
Mercoledì 11: La dolce vita - Via da Las Vegas.
"LA CADUTA"
Dopo "der letste akt" (1956), la cinematografia tedesca torna su Hitler, con i 12 anni di regime concentrati nei 12 giorni che separano l' ultimo compleanno del fuhrer dalla resa.
I processi ai nazisti hanno stabilito il concetto della responsabilita' individuale, il quale annulla la giustificazione dell' obbedienza agli ordini. Per i civili meno collusi direttamente ha funzionato in parte la coscienza, ne e' esempio Traudl Junge, segretaria privata di Hitler, secondo cui chi ignorava e' perche' voleva ignorare. L' elaborazione della piu' immane catastrofe della storia nazionale - e mondiale - e' rimasto pero' a lungo rimosso collettivo, tant' e' che lo sceneggiatore Bernd Eichingher, basatosi sui testi dello studioso Joachim Fest e della Junge, dice di non essere stato molto informato a scuola sul Terzo Reich.
Macerie, cadaveri, ospedali divenuti macellerie, difesa affidata a ragazzini, ultimi regolamenti di conti nella Berlino dell' Aprile 1945. Il dittatore, nel bunker in attesa della fine, con una lente studia mappe vaneggiando di sorti ribaltate in proprio favore, mentre Eva Braun passeggia col cane tra un bombardamento e l' altro, nostalgica di gioielli e balli di gala. Tra dentro e fuori, i resti di un apparato in divisa in una bolgia d' irrefrenabile, macabro vitalismo sull' orlo del baratro: sbronze, sbatter di tacchi, cori di bambini, onoreficenze, canti, fucilazioni, festini.
Bruno Ganz specie negli scatti d' ira mostra una marcata somiglianza, e l' interessante accento e' sui meccanismi di massiccia, cieca, totale adesione ad un capo convincente nella negazione dell' evidenza, infine determinato a trascinare un intero popolo nella caduta. Sia lui, sia il fedelissimo e funereo Goebbels sostengono, in una estremizzazione evoluzionista, che sopravvivera' solo il peggio, in quanto i migliori sono morti in guerra. E quindi nessuna compassione, tutti devono sacrificare se stessi, la resa e' proibita. I teschi campeggiano sui cappelli dei gerarchi, ed il mortifero nazionalsocialismo si vede riassunto, come tragedia greca, nel rituale di Magda Goebbels sui suoi figli.
Fedro ("Visionari" - Radio Onda Rossa)
Le altre recensioni dei film in sala:
Comandante:
http://www.cinemainvisibile.it/Archivio/comandante.htm
La donna di Gilles:
http://www.cinema4stelle.it/PortaleRecensioneGilles.htm
La febbre:
http://www.ondarossa.info/newsman/art_2005_04_5_0656.html
Hotel Rwanda:
http://www.giornalisti.it/binarioloco/archives/005274.html
The jacket:
http://www.badtaste.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1020
Million dollar baby:
http://romastyle.info/archivio/viewartark.php?artnum=182
Non desiderare la donna d' altri:
http://www.cinemainvisibile.it/Archivio/nondesiderareladonnadaltri.htm
Saimir:
http://www.badtaste.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1120
Super size me:
http://www.romastyle.info/viewreview.php?reviewnum=213
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