La scaletta di "Visionari", trasmissione settimanale sul cinema, in onda Giovedì 08 Settembre 05 alle 11:30

Sep 6, 2005

"La tradizione e' l' illusione della perpetuita'" (da "Harry a pezzi")

Uscite della settimana:
La bestia nel cuore - Il castello errante di Howl - Cinderella man - Due single a nozze - Gabrielle - L a passione di Giosue' l' ebreo - The skeleton key - Stealth.

Suggerimenti sui film in sala a Roma e provincia:
Comandante - La diva Julia - Musica cubana (Fiumicino) - Old boy - Riding giants - Salvador Allende - La sposa siriana - La storia del cammello che piange - Tu chiamami Peter - L' uomo in piu'.

In TV:
Venerdì 9: Il postino suona sempre due volte - Tetsuo - Ballo a tre passi.
Sabato 10: Piume di struzzo.
Domenica 11: 11 Settembre 2001 - Deserto rosso - Il fascino discreto della borghesia - Patch Adams - Rosencrantz e Guildenstern sono morti - Fahrenheit 9/11 - Festen.
Lunedì 12: King of New York - All that jazz - In & out.
Martedì 13: Fire - Chicago - Lavorare con lentezza - La grande fuga - Terra di confine.
Mercoledì 14: L' impero del crimine - Angela.

Le nostre recensioni:
Comandante:
http://www.cinemainvisibile.it/Archivio/comandante.htm
La diva Julia:
http://www.cinema4stelle.it/PortaleRecensioneBeing.htm
Musica cubana:
http://www.cinema4stelle.it/PortaleRecensioneMusica.htm
Old boy:
http://www.romastyle.info/viewreview.php?reviewnum=239
Riding giants:
http://www.romastyle.info/viewreview.php?reviewnum=269
Salvador Allende:
http://www.cinema4stelle.it/PortaleRecensioneSalvador.htm
La sposa siriana:
(cliccando su "Arte Spettacoli")
http://www.liberazione.it/giornale/050630/archdef.asp
La storia del cammello che piange:
http://www.giornalisti.it/binarioloco/archives/006391.html
Un tocco di zenzero:
http://www.cinemainvisibile.it/Archivio/untoccodizenzero.htm
Tu chiamami Peter:
http://www.romastyle.info/viewreview.php?reviewnum=266
20 centimetri:
http://www.giornalisti.it/binarioloco/archives/007418.html

MUSICA CUBANA:

A segnare la continuita’ con “Buena Vista Social Club” ci sono soprattutto due personaggi. Uno e’ Wim Wenders, qui produttore esecutivo; colui che insieme ad Herzog, Fassbinder, Von Trotta, Schlondorff e’ stato negli anni ’70 uno degli esponenti di spicco del giovane cinema tedesco, da tempo e’ un punto di riferimento internazionale. Così e’ successo che German Kral, ragazzo nato e cresciuto in Argentina adorandone i film, decidesse di andare a studiare cinematografia all’ Universita’ di Monaco, la stessa dove si era formato il suo autore preferito. Ed ebbe la fortuna di averlo anche come professore. Poi, durante le riprese di “Buena Vista” numerosi giovani musicisti consegnarono a Wenders loro registrazioni o si presentarono per fare audizioni, e lui si rivolse al suo allievo Kral - che fino a quel momento aveva diretto corti e documentari – proponendogli l’ idea di un viaggio nella storia delle note del paese caraibico.
L’ altro pilastro dell’ operazione e’ Pio Leiva, 89 anni suonati, celebre cantante isolano gia’ tra i protagonisti del “Social Club”. Sigaro fisso in bocca, irresistibili passetti di danza, una disponibilita’ (“mi sento come un bambino, perche’ ho tutto quello che non avevo da bambino”) che lo porta fino ad improvvisare rap, Leiva ha contribuito a fare da scopritore dei talenti adatti alla pellicola.
Se il film di Wenders era un omaggio a vecchie glorie finite un po’ nel dimenticatoio e svolse la funzione di rispolverarne il lustro offrendo loro una nuova giovinezza con il mondo come palcoscenico, “musica cubana – Sons of Cuba” rappresenta la tappa successiva di quel percorso; ossia la commistione di generi e classici della musica tipica - dalle influenze africane ed europee, per lo piu’ spagnole – con le nuove tendenze melodiche, proposte da un variegato gruppo di professionisti noti della scena nazionale, legati alla propria terra (“altrimenti chi restera’ a continuare le tradizioni?”).
Un esperimento identico a quello del recente film-documentario di Gianfranco Cabiddu “passaggi di tempo – il viaggio di sonos ‘e memoria” sulla musica sarda di ieri ed oggi.
La cornice e’ la capitale, tra decadenti edifici coloniali, murales della rivoluzione, colorate automobili anni ’50 dalle linee curvate, canti e balli in strada: “l’ Avana e’ una follia. Un posto unico. Quello che mi piace – dice uno dei personaggi – e’ il modo in cui la gente perde tempo. Qui la gente e’ felice”.
Gli autori hanno lavorato su un copione molto dettagliato, in parte con dialoghi gia’ elaborati; per la scrittura dei quali si sono attenuti alle registrazioni effettuate nelle interviste e nei colloqui con i musicisti, integrandovi scene spontanee, come quella in cui Leiva racconta la sua vita.
L’ ottica del regista e co-sceneggiatore Kral e’ affascinata e pedinante. “Io – spiega – sono di Buenos Aires. Noi argentini siamo malinconici, ascoltiamo tango. Quando soffriamo ci sentiamo felici. In nessun’ altra citta’ del mondo ci sono così tanti psicoanalisti. A Cuba tutto cio’ non esiste”.

Fedro ("Visionari" - Radio Onda Rossa)

Buon ascolto

 
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